-
Revisione legale e volontaria
Scopri di più
-
International audit
Scopri di più
-
International financial reporting standards (IFRS)
Scopri di più
-
IPO e Capital Markets
Scopri di più
-
Transaction Advisory Services
Scopri di più
-
Recovery e Reorganizations
Scopri di più
-
Business Consulting
Scopri di più
-
Business Risk Services
Scopri di più
-
Cybersecurity Services
Scopri di più
-
Sustainability
Scopri di più
-
Insurance
Scopri di più
-
IT System Management and Architecture
GT Blue assiste e supporta i processi di definizione e organizzazione aziendale ambito IT con servizi integrati e consulenza dedicata, ottimizzando ogni azione.
-
Helpdesk I, II e III livello
GT Blue grazie con il suo team permette al Cliente di contare su di un unico interlocutore qualificato per tutte le richieste di assistenza, in relazione al parco hardware e software installato.
-
Software Development
GT Blue sviluppa software a misura dei processi aziendali delle aziende e delle loro persone, per esigenza che non trovano riscontro in soluzioni già presenti sul mercato.
-
Servizi Cloud per Aziende
GT Blue si occupa a 360° della gestione degli ambienti informatici per l'esternalizzazione o il supporto dei reparti IT per le esigenze di ogni azienda con un datacenter di proprietà.
-
Management Software Consulting
GT Blue affianca il cliente nel ricercare e integrare nei processi aziendali la soluzione software sul mercato più adatta alle esigenza, fornendo supporto in ogni fase del processo.
Roma – 25 febbraio 2021. Secondo i dati dell’ultimo report “Women in business 2021” di Grant Thornton, ricerca effettuata a livello globale su circa 5.000 imprese del mid-market in 29 nazioni tra cui l’Italia, la prima parte del 2021 evidenzia segnali di ottimismo passando dal (29%) nel 2020 al (31%) di donne che occupano una posizione nel senior management. Inoltre, sempre sul mercato globale, cresce la percentuale di imprese con almeno una donna nell'alta dirigenza (90% nel 2021 vs 87% nel 2020).
Tra i risultati delle risposte degli intervistati emerge una crescita rilevante riguardo alle donne che ricoprono la posizione di amministratore delegato (26% nel 2021 vs 20% nel 2020) e CFO (36% nel 2021 vs 30% nel 2020). Questo sentiment positivo riflette un numero più elevato di azioni intraprese dalle aziende negli ultimi sei mesi per migliorare e preservare la parità di genere e valorizzare il valore femminile all’interno della leadership aziendale. Analizzando le risposte delle e dei manager intervistati, le due azioni che sono state implementate maggiormente a livello globale sono state la garanzia della parità di accesso alle opportunità di lavoro e di sviluppo (39% nel 2021 vs 34% nel 2020) e la creazione di una cultura inclusiva all’interno della propria azienda (36% vs 34% nel 2020). Riguardo alla parità di accesso, l’Italia (26%) riporta un dato inferiore alla Spagna (35%) e agli USA (48%) ma superiore a nazioni come la Germania (23%).
“In Italia si può migliorare ed accelerare il processo di equilibrio di genere e di valorizzazione del talento femminile inteso come opportunità per una cultura aziendale maggiormente multidisciplinare, innovativa e competitiva” – afferma Barbara Guglielmetti, Senior Manager di Ria Grant Thornton. “Si registra un leggero miglioramento rispetto al 2020 nelle risposte degli intervistati (29% vs 28%) sulle donne in posizione di vertice ma tale risultato non si conferma se estendiamo il confronto con la media mondiale (31%) e con singole nazioni europee come Francia (33%) e Germania (38%)”.
Un altro aspetto negativo è mostrato dal tipo di carica che una donna occupa nei ruoli di vertice nelle imprese italiane. Rispetto al 2020 solamente le posizioni di CFO (30% vs 29%) e Chief Marketing Officer (22% vs 16%) sono in crescita ma restano comunque inferiori a quelle globali, rispettivamente (36%) e (23%). Funzioni come l’Amministratore Delegato, ad esempio, oltre ad essere dirette da un minor numero di donne rispetto al 2020 (18% vs 23%) e inferiori rispetto a paesi come Germania (27%) e USA (28%), corrispondono solo alla metà della percentuale globale (36%).
Le interviste sottolineano inoltre l’impatto del Covid-19 e di come i nuovi modi di lavorare (tra cui lo Smart working) influenzano la leadership aziendale. A livello globale, due terzi delle imprese intervistate (69%) si aspetta che questo nuovo approccio lavorativo possa influenzare positivamente la carriera a lungo termine delle donne, meno nel caso del mercato italiano (46%) o delle aziende francesi (54%). Questo entusiasmo globale viene rinforzato da un’aspettativa del (59%) dei manager che conferma come queste new-working practices abbiano permesso alle donne di avere un ruolo più importante all’interno della propria azienda. Inoltre, viene discusso di come il Covid-19 aumenti la pressione esterna degli stakeholders a mantenere una diversità nei leader, i risultati mostrano infatti un’aspettativa globale del 56%, comparato con le imprese italiane (35%) e quelle americane (65%).
Nonostante questo, le conseguenze derivanti dalla diffusione pandemica del Covid-19, come i maggiori sforzi in termini di tempo da dedicare ai figli per la didattica a distanza che vengono richieste alle donne, hanno contribuito a generare anche aspettative pessimistiche con il (45%) a livello globale vs (37%) delle imprese italiane che vede il Covid-19 aumentare questa disparità tra uomo e donna in ambito lavorativo.
Avendo discusso in precedenza di come è diventato sempre più importante avere una cultura inclusiva e sponsorizzare una diversità sul posto di lavoro, il report evidenzia le azioni intraprese dalle aziende per rispondere al Covid-19 e garantire questo fattore. Le interviste mostrano aspettative maggiori prevalentemente per quanto riguarda la promozione tra lavoro e vita privata sia (45%) a livello globale che (33%) in Italia e per creare un ambiente in cui tutti colleghi possano partecipare con idee e soluzioni ai problemi, con aspettative del 43% a livello globale e del 32% sul mercato italiano.
“Dalle interviste svolte emergono le qualità preminenti che deve possedere un o una leader a livello globale sul lungo termine per contribuire alla creazione di un ambiente imprenditoriale più inclusivo che promuova maggiormente la diversità e la multidisciplinarietà: adattarsi al cambiamento (44% nel 2021 vs aspettativa del 49% nel 2030); essere Innovativi (43% nel 2021 vs 48% nel 2030) e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata (29% nel 2021 vs 33% nel 2030). A questo proposito, in una recente ricerca internazionale indipendente sul work life balance, il network Grant Thornton si è classificato al quarto posto assoluto nella categoria delle società di consulenza e revisione. In Italia la Ria Grant Thornton riveste da anni il ruolo di società partner tecnico per la rilevazione dei dati di imprese italiane innovative e di multinazionali che si sottopongono a valutazione da parte del Winning Women Institute per l’ottenimento della certificazione della parità di genere sulle azioni di valorizzazione del talento e del valore femminile in tutte le sue forme e processi interni ed esterni ” – conclude Guglielmetti.
Rassegna stampa: