KEY POINTS

In Italia la quota di aziende del mid-market prive di donne nei ruoli manageriali si è dimezzata, passando dall’8,6% nel 2024 al 4,2% nel 2025.

  • Aumentano i ruoli apicali ricoperti da donne nelle aziende a livello globale raggiungendo il 34,0% (+0,5% nel 2025) 
  • Il 56,3% delle aziende ha effettivamente incrementato la presenza femminile nei ruoli dirigenziali, attestando il proprio impegno nella diversità di genere
  •  Il 99,8% delle imprese ha adottato misure per garantire la parità di genere in almeno un processo aziendale. Tuttavia, persistono lacune significative in ambiti strategici come mentoring e networking
  • A livello globale la crescita degli ultimi cinque anni ha avvicinato il traguardo della parità, anche se ancora lontano. Al ritmo attuale, una donna che entra oggi nel mondo del lavoro dovrà lavorare per più di 25 anni prima che la parità venga raggiunta
GRANT THORNTON WIB 2025
GRANT THORNTON PRESENTA IL RAPPORTO WOMEN IN BUSINESS 2025

Milano, 4 marzo 2025 - Grant Thornton, network di consulenza internazionale, presenta i risultati del suo rapporto annuale Women in Business, intitolato quest’anno Driving Diversity. Da oltre 20 anni, lo studio analizza i progressi della rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali all’interno delle aziende del mid-market. Nel 2025, a livello globale, le donne che ricoprono posizioni di leadership rappresentano il 34%, mentre nell’Eurozona la percentuale sale al 35% (dati in linea con rilevazione dello scorso anno, con lievi incrementi rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%). L’Italia si allinea alla media europea, sebbene registri un lieve calo di un punto percentuale rispetto al 2024 (35,7%).

Nel 2025, dal punto di vista dei settori, il turismo si posiziona al primo posto a livello globale con una rappresentanza femminile del 43,2%, seguito dal settore pubblico (41%) e dall’Healthcare (38,3%). In fondo alla classifica, invece, troviamo il comparto Industrial Products, dove la presenza femminile nei ruoli dirigenziali si ferma al 28,7%

A livello globale, il numero di imprese che non ha alcuna donna in posizioni di leadership è in netto calo; infatti, nel 2025 solo il 4,1% delle aziende del mid-market ha dichiarato di avere una leadership esclusivamente maschile, rispetto al 6,7% registrato nel 2024. In alcuni Paesi, come Cina, Indonesia e Stati Uniti, questa percentuale è addirittura scesa a zero. Anche in Italia si registra un significativo miglioramento, visto che la quota di aziende del mid-market prive di donne nei ruoli manageriali si è più che dimezzata, passando dall’8,6% nel 2024 al 4,2% nel 2025

The regional picture over time

Percentage of senior leadership roles held by women, shown by region and country over the last 21 years

Source: Grant Thornton International Business Report (IBR) research into the views and expectations of senior leaders within the mid-market for 21 years
  % women in senior management
Country Name Country Code X Coordinate Y Coordinate 2025 2024 2023 2022 2021 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2009 2007 2004
Global GL 92.5 118 34.0% 33.5% 32.4% 31.9% 31.2% 28.7% 28.8% 24.1% 24.5% 23.5% 22.3% 24.0% 24.2% 20.9% 20.2% 23.9% 24.1% 19.4%
Argentina AR 27 11 34.9% 30.8% 29.4% 30.5% 30.8% 23.6% 19.8% 22.9% 15.0% 17.6% 15.7% 25.0% 18.1% 19.5% 18.3% 17.4%    
Australia AU 92 15 36.5% 39.6% 39.5% 32.0% 32.4% 28.4% 41.9% 15.1% 23.3% 22.9% 22.0% 22.0% 22.5% 24.2% 27.1% 23.0% 21.9% 22.1%
Brazil BR 28.5 24.6 36.7% 37.1% 38.6% 37.8% 39.0% 34.4% 25.4% 29.5% 18.7% 18.5% 15.2% 22.0% 23.1% 26.5% 23.7% 28.7% 42.0%  
Canada CA 16 70 34.7% 35.5% 38.6% 30.4% 35.6% 32.0% 28.4% 25.0% 23.4% 26.4% 25.1% 23.0% 26.6% 25.1% 27.8% 27.9% 18.6% 22.4%
China CN 80 48 35.3% 32.6% 35.4% 32.3% 28.6% 31.4% 28.3% 30.9% 31.3% 29.8% 24.7% 38.0% 39.0% 25.2% 33.8% 31.4% 31.9%  
Egypt EG 57.1 37.7 30.3%                                  
France FR 46 53 37.7% 37.9% 34.8% 31.1% 32.9% 27.9% 18.5% 32.8% 30.9% 28.0% 32.6% 24.0% 25.7% 23.8% 21.2% 17.8% 21.2% 20.7%
Germany DE 52 56 30.1% 30.6% 29.9% 34.9% 38.2% 29.8% 35.5% 23.2% 18.4% 15.2% 14.0% 14.0% 31.3% 12.9% 11.4% 17.4% 11.6% 16.3%
Greece GR 54.7 46.3 30.7% 31.6% 36.8% 28.3% 32.6% 24.5% 21.8% 26.0% 19.8% 26.7% 27.0% 29.0% 29.5% 21.3% 29.9% 23.0% 20.6% 22.0%
India IN 72 36 36.5% 33.9% 36.0% 38.0% 39.1% 29.9% 28.2% 19.8% 16.9% 16.2% 15.2% 14.0% 18.9% 14.5% 9.2% 15.4% 13.9% 11.7%
Indonesia ID 91 28 36.3% 37.4% 38.7% 38.1% 37.7% 36.6% 31.9% 42.6% 45.6% 36.2% 20.2% 41.0%            
Ireland IE 41 57 36.5% 36.0% 40.3% 30.5% 32.8% 31.1% 34.9% 31.8% 26.0% 19.1% 24.4% 23.0% 21.2% 21.3% 19.4% 21.5% 21.0% 15.6%
Italy IT 49.7 46.3 34.8% 35.7% 34.0% 29.9% 29.0% 27.6% 24.3% 33.9% 26.9% 29.0% 26.1% 30.0% 23.8% 36.0% 21.6% 21.0% 14.3% 18.2%
Japan JP 90 50 18.4% 19.5% 15.9% 14.9% 14.7% 12.1% 15.4% 5.4% 7.1% 7.3% 7.8% 9.0% 7.4% 5.3% 8.1% 6.6% 6.6% 7.6%
Kenya KE 59.7 29.2 37.9%                                  
Malaysia MY 79.6 28 36.2% 39.6% 40.4% 40.1% 36.9% 33.4% 22.7% 27.9% 24.2% 26.5% 22.4% 25.0% 25.8% 28.3% 31.3% 31.3% 23.0%  
Mexico MX 14 37 38.9% 36.2% 38.0% 32.6% 35.0% 36.9% 25.5% 33.9% 23.9% 18.2% 22.5% 28.0% 22.8% 18.3% 18.5% 30.9% 20.4% 26.6%
Morocco MA 45.7 40.9 34.2%                                  
Nigeria NG 48 30 34.0% 40.6% 38.7% 37.7% 35.7% 36.2% 38.5% 30.1% 29.3% 28.8% 20.5%              
Philippines PH 87.8 35.8 43.0% 43.1% 48.8% 39.2% 48.0% 42.9% 37.5% 46.6% 39.5% 39.0%   40.0% 37.1% 38.6% 34.8% 47.5% 50.3% 39.4%
Singapore SG 84.5 28 36.3% 31.3% 49.3% 33.8% 32.8% 30.7% 33.0% 29.7% 29.8% 25.8% 22.9% 23.0% 27.4% 23.1% 29.9% 27.9% 20.8% 23.0%
South Africa ZA 53 13 47.2% 42.0% 41.0% 42.5% 43.4% 40.1% 24.2% 29.0% 28.2% 22.7% 27.3% 26.0% 28.2% 28.1% 27.4% 27.9% 29.3% 26.5%
South Korea KR 94 62 21.7% 19.6% 23.5% 21.1% 18.3% 16.5% 29.9%                      
Spain ES 42 47.2 40.4% 40.3% 37.6% 35.9% 33.5% 33.8% 29.7% 27.2% 27.2% 25.8% 25.6% 22.0% 21.4% 24.1% 22.2% 20.6% 17.3% 14.1%
Sweden SE 51 68 35.3% 34.3% 30.5% 32.0% 30.1% 26.9% 21.6% 29.5% 28.5% 25.8% 28.0% 26.0% 26.8% 22.9% 26.7% 21.5% 22.5% 17.7%
Thailand TH 79.7 37.8 43.1% 41.0% 36.6% 38.0% 34.2% 33.5% 19.4% 42.1% 31.4% 37.1% 27.2% 38.0% 35.8% 39.3% 45.0% 37.8% 39.2%  
Turkey TR 59.6 46.2 41.3% 41.0% 36.9% 40.3% 34.9% 35.9% 33.9% 27.2% 23.2% 20.5% 25.7% 25.0% 30.0% 31.0% 25.0% 28.7% 17.2% 20.4%
United Arab Emirates AE 62.9 39 26.1% 22.9% 27.1% 27.5% 26.3% 22.7% 24.2%                      
United Kingdom GB 45 62.6 36.3% 33.5% 32.5% 32.3% 33.5% 29.3% 25.6% 22.5% 18.7% 21.0% 22.2% 20.0% 19.0% 20.2% 23.1% 20.7% 19.3% 17.6%
United States US 12 55 34.0% 34.8% 30.8% 33.3% 32.3% 28.3% 31.1% 21.2% 22.7% 23.2% 21.1% 22.0% 20.3% 16.9% 15.0% 20.3% 23.3% 19.8%
Vietnam VN 84.8 44 37.4% 33.4% 33.5% 33.3% 38.9% 32.9% 36.9%                      

Le aziende sono sempre più sotto pressione da parte di investitori, clienti e stakeholder affinché aumentino la presenza femminile nei ruoli dirigenziali, con il rischio di perdere opportunità commerciali e investimenti se non dimostrano un impegno concreto in questa direzione. Il 77,6% delle imprese del mid-market ha ricevuto esplicite richieste per dimostrare il proprio impegno nella diversità di genere e, grazie a tale sollecitazione, il 56,3% ha effettivamente aumentato la presenza femminile nei ruoli dirigenziali. Potenziali investitori (35,2%) e clienti (31,1%) sono tra le principali fonti di queste pressioni, confermando che la diversità di genere è anche un fattore strategico per l’accesso ai capitali e la crescita aziendale. In Italia, pur con numeri leggermente inferiori, il trend è altrettanto significativo. Il 42% delle imprese ha incrementato la presenza femminile nei ruoli dirigenziali in risposta alle sollecitazioni esterne. In particolare, a esercitare maggiore pressione sono i potenziali nuovi clienti (23,2%) e le banche o enti finanziatori (21,1%), segno che l’inclusione sta diventando un parametro sempre più rilevante anche nelle valutazioni legate al credito.    

A livello globale, il 99,8% delle imprese ha adottato misure per promuovere la parità di genere in almeno un processo aziendale, concentrandosi in particolare sulla parità salariale (39,3%) e sul reclutamento e la promozione delle donne nei ruoli di senior leadership (39,1%). Tuttavia, persistono carenze in ambiti fondamentali come il mentoring e il networking, adottati rispettivamente solo dal 26% e dal 25% delle aziende. Eppure, le imprese che stabiliscono obiettivi mirati in queste due aree registrano significativi aumenti nella presenza femminile nei ruoli dirigenziali, il 61,1% grazie a strategie di networking e il 50,7% attraverso programmi di mentoring. In Italia, la situazione rispecchia il trend globale. Le aziende danno priorità alla parità salariale (41,1%), al reclutamento e alla promozione delle donne nei ruoli di leadership (34,7%) e ai programmi di formazione (34,7%). Tuttavia, il mentoring (15,8%) e il networking (14,7%) rimangono strumenti ancora poco utilizzati. 

Simonetta La Grutta, responsabile DE&I di Bernoni Grant Thornton, dichiara: “La crescente pressione da parte degli stakeholder, in primis investitori e clienti, sulla diversità di genere è un fattore molto positivo, perché dimostra che l'inclusione non è solo una questione etica, ma anche un elemento strategico per il successo aziendale; infatti, le imprese che adottano politiche concrete per la parità di genere non solo attraggono maggiori investimenti, ma beneficiano anche di una leadership più diversificata, che favorisce innovazione e competitività nel lungo termine”.

Roberta Cipollini
"I dati del report Women in Business 2025 offrono segnali incoraggianti, come la significativa riduzione, sia a livello globale che in Italia, del numero di aziende prive di donne in posizioni manageriali. Tuttavia, il percorso verso una reale parità è ancora lungo. Il fatto che una giovane donna che entra oggi nel mondo del lavoro debba attendere oltre 25 anni prima di poter lavorare in un'azienda con una leadership equamente distribuita dimostra che esiste il concreto rischio di perdere una generazione di donne leader, privando le imprese del loro contributo e del valore che potrebbero apportare".
Roberta Cipollini Partner
REPORT COVER WIB 2025

Report Women in Business 2025

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