Nel corso della Convention a Milano Marittima abbiamo esplorato insieme a Stefano Fanigliulo, Head of Marketing&Business Development di Valore D, il tema degli Unconscious Bias.
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Grazie ad esempi pratici ed esercizi di gruppo ed individuali ci siamo focalizzati su un tema, spesso sottovalutato, ma che è di fondamentale importanza per la consapevolezza di sé e per lo sviluppo delle relazioni e dei contesti organizzativi.

In che modo i Bias Cognitivi impattano sulle Dinamiche Aziendali?

I bias cognitivi sono distorsioni sistematiche nel pensiero umano che influenzano il nostro giudizio, le decisioni e il comportamento, spesso in modo inconscio. Sebbene questi processi mentali siano adattativi e possano risparmiare tempo e risorse, in contesti complessi, come quelli aziendali, possono portare a errori significativi e compromettere l’efficacia organizzativa.

I bias cognitivi si verificano quando il nostro cervello, nel tentativo di semplificare il processo decisionale, si affida a scorciatoie mentali (o euristiche) che non sempre sono accurate. Queste distorsioni possono derivare da fattori emotivi, sociali, esperienziali o da pregiudizi consolidati. Sono letteralmente delle “scorciatorie di sopravvivenza”: agli albori della specie, la capacità di decidere velocemente in assenza di informazioni certe e in situazioni precarie, se non minacciose, ha supportato la nostra evoluzione. Ad oggi, sebbene i bias possano essere utili in situazioni di emergenza o in assenza di informazioni chiare, in contesti complessi come quelli organizzativi possono distorcere il nostro giudizio e portare a conclusioni errate.

Alcuni dei bias cognitivi più comuni che possono influenzare il comportamento umano e le dinamiche aziendali sono:

  • Bias di conferma: La tendenza a cercare, interpretare e ricordare informazioni che confermano le proprie convinzioni preesistenti, ignorando dati contrari. Questa tipologia è particolarmente frequente in quanto si basa sui meccanismi cognitivi di ricerca di coerenza (evitamento della dissonanza cognitiva) e sulla naturale tendenza della specie umana a “risparmiare energia”. In azienda, questo può portare a decisioni sbagliate, poiché si tende a ignorare segnali di avvertimento o feedback negativi.
  • Effetto ancoraggio: Quando si dà troppa importanza alla prima informazione ricevuta, utilizzandola come "ancora" per tutte le decisioni successive. Questo può essere problematico durante le trattative o le stime di budget, dove un primo numero proposto può influenzare tutte le valutazioni successive.
  • Bias di disponibilità: La tendenza a giudicare la probabilità di un evento basandosi su quanto facilmente un esempio viene alla mente. Se un manager dovesse sperimentare un’esperienza negativa, nell’immediato potrebbe sovrastimare la probabilità che accada di nuovo, influenzando decisioni operative o strategiche.
  • Effetto di gruppo: La tendenza a prendere decisioni collettive che rispecchiano la norma sociale del gruppo, piuttosto che una valutazione obiettiva. In un contesto aziendale, questo può tradursi in decisioni di gruppo che non sono necessariamente le migliori, ma che rispecchiano il desiderio di conformarsi.
  • Overconfidence bias: Quando una persona ha una fiducia eccessiva nelle proprie capacità o previsioni, ignorando i rischi o i segnali di allerta. Questo può portare a decisioni aziendali troppo ottimistiche, come investimenti azzardati o il sottovalutare la concorrenza.
  • Bias di affinità: La tendenza a favorire le persone che ci somigliano o che condividono i nostri stessi interessi o opinioni. Questo può manifestarsi in processi di selezione del personale, con conseguente mancanza di diversità nelle squadre e nelle prospettive.

I bias hanno il potenziale di influenzare in modo significativo le dinamiche aziendali, con effetti diretti su decisioni strategiche, cultura aziendale e performance, anche a lungo termine.

Decisioni strategiche errate: I bias possono portare a scelte sbagliate in momenti critici, come durante la pianificazione strategica o nelle decisioni di investimento. Ad esempio, il bias di ancoraggio può far sì che un'azienda si aggrappi a un obiettivo iniziale senza considerare le condizioni mutevoli del mercato, mentre il bias di conferma potrebbe portare a ignorare segnali di cambiamento o feedback negativi da clienti o dipendenti.

Conflitti interni e cultura aziendale: I bias cognitivi influiscono anche sulla dinamica tra i dipendenti. Un bias di affinità potrebbe portare a pratiche di assunzione non imparziali, favorendo gruppi omogenei e riducendo la diversità delle idee e delle prospettive. Inoltre, il bias di gruppo può soffocare la creatività e l’innovazione, poiché le persone tendono ad allinearsi al consenso, anche quando potrebbero esserci soluzioni diverse e più efficaci.

Gestione delle risorse umane: La selezione del personale e la gestione delle performance possono essere distorte dai bias. Ad esempio, il bias di disponibilità potrebbe portare un manager a giudicare un dipendente in base a un'azione recente, trascurando la sua performance complessiva. Inoltre, i bias legati al genere o ad altre differenze possono influire negativamente sulla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo.

Leadership e motivazione: I leader che non sono consapevoli dei loro bias cognitivi possono prendere decisioni che non sono nel miglior interesse dell'azienda. L’overconfidence bias, ad esempio, può portare a una sottovalutazione dei rischi e, di conseguenza, a decisioni aziendali troppo aggressive o poco ponderate.

Come Mitigare l’Impatto dei Bias Cognitivi?

I Bias non possono essere evitati ma le aziende possono adottare alcune strategie per ridurne l’impatto:

Formazione e consapevolezza: I leader e i dipendenti dovrebbero essere formati per riconoscere i bias cognitivi e come questi possano influenzare le decisioni. Sensibilizzare il personale ai bias aiuta a sviluppare una cultura di consapevolezza e ad adottare processi di decisione più oggettivi.

Processi decisionali strutturati: Creare processi di decisione chiari e ben definiti, che richiedano l'analisi di più opzioni, può aiutare a limitare l'influenza dei bias. Ad esempio, durante la valutazione di un’opportunità di investimento, esaminare vari scenari e scenari negativi aiuta a bilanciare il rischio.

Diversità di pensiero: Promuovere la diversità nelle équipe di lavoro, includendo persone con esperienze e punti di vista diversi, può ridurre il rischio di decisioni distorte dal bias di gruppo e aumentare la qualità delle soluzioni creative.

Feedback continuo e imparziale: I leader devono incoraggiare un feedback continuo, onesto e imparziale. Creare ambienti in cui i dipendenti possono esprimere preoccupazioni e idee senza timore di ritorsioni aiuta a evitare che i bias influenzino negativamente le dinamiche aziendali.

Tecnologia e analisi dei dati: L’uso di strumenti di analisi dei dati e intelligenza artificiale può contribuire a ridurre la soggettività nelle decisioni, fornendo analisi basate su dati concreti piuttosto che su percezioni personali.

In conclusione, l’intuito può rivelarsi una risorsa fondamentale nel momento in cui occorre prendere decisioni in situazioni complesse, ma attenzione:

La maggior parte dei nostri bias sono inconsapevoli e provengono dal condizionamento culturale che ci porta a generalizzare/stereotipizzare in base ad esperienze passate.

I bias cognitivi sono una componente inevitabile del processo decisionale umano, ma la loro influenza sulle dinamiche aziendali può essere mitigata attraverso la consapevolezza, la formazione e l’adozione di processi decisionali più oggettivi e inclusivi. Le aziende che riescono a riconoscere e affrontare i propri bias cognitivi hanno maggiori probabilità di prendere decisioni strategiche più accurate, costruire una cultura organizzativa sana e raggiungere il successo a lungo termine.