Continua il viaggio tra gli uffici di Grant Thornton in Italia, scopriamo insieme l'ufficio di Palermo e conosciamo il suo team.
Contents
video banner
The video is playing. This video is playing in mini-player mode.

 

Con l'occasione delle riprese di GTIME presso l'ufficio di Palermo, abbiamo invitato il dott. Fabrizio Escheri, Componente CNDCEC qual è l’impatto dell’AI sulla professione

L’intelligenza artificiale sta producendo un forte impatto su tutte le libere professioni intellettuali ed in particolare su quella dei dottori commercialisti. Un impatto che produce un cambio paradigmatico come è avvenuto quando si è passati dal cartaceo all’informatizzazione.

Oggi dall’informatizzazione si passa all’intelligenza artificiale in maniera pervasiva in tutte le nostre attività: il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili è molto attento a questo sviluppo tecnologico perché vuole evitare l’errore commesso quando è avvenuta l’informatizzazione, un processo che non è stato governato come categoria ma che è stato subito, a spese dei singoli professionisti che hanno investito nella tecnologia, pensando che avrebbe migliorato il proprio lavoro. 

In realtà, mentre prima dell’informatizzazione il lavoro dei commercialisti seguiva uno scadenziario abbastanza regolare che prevedeva un numero ridotto di adempimenti, l’informatizzazione ha di fatto moltiplicato enormemente sia adempimenti che scadenze.

Questo ha di fatto generato un peggioramento dell’attività lavorativa e non vogliamo che accada anche con l’intelligenza artificiale che anzi deve portare ad un miglioramento.

Diversi sono gli aspetti positivi di questo sviluppo tecnologico che certamente ci consentirà di essere più performanti, di avere una riduzione e un efficientamento dei costi, soprattutto dei costi del personale e dei collaboratori di studio, e che ci consentirà di poter anche entrare in ambiti lavorativi dove oggi non siamo meno presenti. 

Tuttavia, l’IA presenta anche dei rischi, perché l’essenza del lavoro professionale di tipo intellettuale è quello di utilizzare il pensiero divergente, cioè, trovare attraverso la conoscenza e lo studio, delle soluzioni differenti rispetto a quelle dettate ad esempio dall’Agenzia delle Entrate che propone una certa soluzione o dai periti nel campo giudiziario e così via.

Il nostro lavoro è quindi fornire ai nostri clienti, che siano essi imprese, cittadini o enti pubblici, delle soluzioni attraverso un pensiero creativo e divergente. Invece gli algoritmi dell’IA funzionano per convergenza, cioè, portano sempre di più verso le medesime soluzioni.

Facciamo un esempio: nel campo della giustizia, giustizia tributaria o altri ambiti giudiziari, l’applicazione degli algoritmi porta a confermare sempre ciò che le sentenze hanno detto nel passato, mentre grazie al lavoro dei professionisti l’orientamento della giurisprudenza, anche di quello della Corte di cassazione può mutare.

L’intelligenza artificiale deve quindi essere un supporto all’attività umana e va addestrata. Noi, scherzosamente ma non tanto, in un documento che abbiamo pubblicato di recente come Consiglio Nazionale, l’abbiamo definita un tirocinante che dobbiamo spingere ad approfondire, a studiare e migliorare anche la sua capacità di elaborare un documento. 

La stessa cosa vale con questo software che dobbiamo addestrare e che già stiamo in parte addestrando con una serie di algoritmi che sono a supporto ad attività dei professionisti. Stiamo anche collaborando con le principali aziende software house.

Vogliamo sostenere i professionisti anche dal punto di vista finanziario, quindi stiamo cercando di creare una serie di opportunità di finanziamento sia attraverso le nostre casse professionali sia con istituti di credito, perché possano aiutare gli studi a dotarsi di questi strumenti.

Quindi in definitiva, riteniamo che questa sia una grande opportunità epocale e che, essendo un cambio paradigmatico, presuppone un cambiamento culturale dei professionisti che dovranno lavorare in un modo nuovo aprendosi sempre di più alla collaborazione con altri colleghi o interprofessionale e utilizzando questi strumenti per entrare anche in nuovi campi professionali. Ad oggi siamo una professione molto tradizionale, basata essenzialmente per più dell’80% degli iscritti sull’attività di contabile fiscale degli adempimenti, mentre questa opportunità entra in altre attività specialistiche dove, attraverso questi strumenti, gli studi professionali possono essere competitivi anche con i nostri competitor, che sono per esempio le grandi società di consulenza tra cui Grant Thornton.

Fabrizio Escheri

Componente Consiglio Nazionale Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili

 

Il nostro ufficio di Palermo collabora con l'Univeristà degli Studi di Palermo da moltissimi anni. Abbiamo chiesto al prof. Marcantonio Ruisi, Ordinario di Strategie e politiche aziendali dell’Università degli Studi di Palerm e delegato del Rettore di parlarci del ruolo che ha l’Università nel formare gli studenti per le professioni legate all’ambito economico.

L'Università di Palermo svolge un ruolo significativo nella formazione economica in Sicilia. Il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (SEAS) è il fulcro di questa formazione, offrendo corsi di laurea triennale e magistrale in vari ambiti economici, oltre che di statistica.

I corsi di laurea triennale includono Economia e Amministrazione Aziendale (con sedi a Palermo e Agrigento), Economia e Finanza, Scienze del Turismo e Turismo, Territori e Imprese (entrambi con sedi a Palermo e Trapani), Statistica per l'Analisi dei Dati, Sviluppo Economico Cooperazione Internazionale e Migrazioni, ed Economia e Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile. A livello magistrale, l'università offre programmi in Scienze Economico- Aziendali, Scienze Economiche e Finanziarie, Tourist Systems and Hospitality Management, Statistica e Data Science.

UniPa si distingue per un approccio che combina teoria e pratica. Gli Studenti hanno l'opportunità di partecipare a tirocini presso aziende locali e internazionali, acquisendo esperienza pratica nel mondo del lavoro. L'Università collabora anche con Enti e Imprese per progetti di ricerca e sviluppo, permettendo agli Studenti di essere coinvolti in attività concrete.

Il Dipartimento SEAS include professori di rilievo nazionale e internazionale, garantendo un'istruzione di alto livello. L'Università organizza regolarmente seminari, workshop e conferenze con esperti del settore, offrendo agli Studenti la possibilità di ampliare le loro conoscenze oltre il programma di studi standard.

UniPa promuove inoltre l'internazionalizzazione attraverso programmi di scambio come Erasmus+ e Forthem, consentendo agli Studenti di economia di studiare all'estero e acquisire una prospettiva globale.

La ricerca è un altro aspetto fondamentale: il dipartimento SEAS conduce studi in vari campi dell'economia, contribuendo all'avanzamento della disciplina e offrendo agli Studenti l'opportunità di partecipare a progetti di ricerca innovativi.

Marcantonio Ruisi

Ordinario di Strategie e politiche aziendali
dell’Università degli Studi di Palermo