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Daniele Cassioli, nasce a Roma 34 anni fa, da anni vive a Gallarate. E’ sciatore nautico, fisioterapista, formatore aziendale e per bambini non vedenti. Cieco dalla nascita. Ha conquistato 25 titoli mondiali e riconosciuto come il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi, Collare d’Oro insignito dal CONI, la massima onorificenza per un atleta italiano. Dal 2016 collabora con il CONI presso l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport a Roma. Daniele da sempre ama la musica e a 13 anni consegue il diploma in teoria e solfeggio al Conservatorio Puccini di Gallarate dove impara a suonare il pianoforte con ottimi risultati.
La tua storia e competenza come possono aiutare i professionisti di aziende per gioco di squadra, fiducia, umanità nel migliorare i risultati?
La mia storia può essere una grande fonte d’ispirazione, per come ho affrontato la disabilità e per come ho gestito e sto vivendo la carriera sportiva e professionale. All’inizio il fatto che fossi cieco rischiava di precludermi qualsiasi strada per realizzarmi come atleta e persona. La scelta di non rassegnarmi ai pregiudizi della società e la volontà di assumermi la responsabilità del
mio percorso se pur al buio diventano messaggi universali nel momento in cui ci si rende conto del fatto che le difficoltà, se lo vogliamo veramente, arrivano nella nostra vita per farci crescere, umanamente e professionalmente. Un tasto su cui batto spesso è rendere le persone consapevoli delle proprie capacità, nonostante limiti oggettivi o soggettivi. Poi ci pensa lo sport a venirmi in aiuto, per trasferire il significato di squadra, l’importanza della fiducia in noi stessi e nel team di lavoro e l’autorevolezza di un leader. Attraverso esperienze al buio e riferimenti di carattere sportivo le persone si divertono, hanno modo di riflettere, fanno i conti con le proprie difficoltà e soprattutto vivono la straordinaria possibilità di superarle, anche grazie alla forza del gruppo.
Cosa consiglieresti a un giovane assunto in una organizzazione di revisori e consulenti di un network internazionale come Grant Thornton per essere apprezzato e creare valore con i colleghi e clienti?
Innanzitutto divertirsi e godersi la fantastica occasione. Poi suggerirei,ed è una cosa che siamo poco abituati a fare, di farsi ispirare dai colleghi: ognuno ha qualcosa di differente da noi e quindi può darci sempre un piccolo- grande insegnamento. Affrontare con umiltà e coraggio eventuali criticità, condividendole con il proprio gruppo di lavoro. Attenzione: umiltà e coraggio non sono due contrari. Si può scegliere di essere fermi su certe posizioni e mantenere comunque il rispetto del proprio ruolo e di quello degli altri.
In ultimo prendersi sempre le proprie responsabilità, in caso di meriti o insuccessi perché soltanto così si può migliorare, pensare che sia colpa di qualcun altro ci impedisce di correggere noi stessi.
Le buone notizie e risultati del tuo lavoro ai tempi del Covid 19?
Le buone notizie, sforzandosi di guardare la parte piena del bicchiere, sono che con questo tempo che sembra quasi crescere, posso dedicarmi a un lavoro più introspettivo di lettura, ricerca e scrittura. Sto lavorando a un nuovo libro, mi è sembrato un modo saggio per dare un senso a questo periodo. I risultati professionali sono comunque interessanti poiché la mia storia mi ha imposto di far fronte a una difficoltà che non ho scelto e la pandemia ha questo sapore un po’ per tutti. Ecco perché vengo spesso contattato per dare la mia personale lettura di ciò che sta accadendo, soprattutto per trasferire alle persone gli strumenti per gestire emotivamente questo periodo così complesso e duro, che nessuno avrebbe scelto arbitrariamente di vivere.
Affrontare con umiltà e coraggio eventuali criticità condividendole con il proprio gruppo di lavoro
Daniele Cassioli
Sciatore nautico e fisioterapista italiano, cieco dalla nascita.
Ha conquistato 25 titoli mondiali, 25 titoli europei, e 41 titoli italiani.