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Nel 2025, a livello globale, le donne che ricoprono posizioni di leadership rappresentano il 34%, mentre nell’Eurozona la percentuale sale al 35% (dati in linea con rilevazione dello scorso anno, con lievi incrementi rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%). L’Italia si allinea alla media europea, sebbene registri un lieve calo di un punto percentuale rispetto al 2024 (35,7%).
GTime ha deciso di intervistare quattro professioniste per raccontarci il loro punto di vista e perché possano essere spunto di ispirazione con il loro percorso professionale.
Dott. ssa Stefania Cavaliere, Senior Manager Grant Thornton - Audit e Assurance ufficio Treviso
Cosa ti ha spinto a intraprendere la tua carriera e quali sono stati i momenti chiavi che ti hanno portato a ricoprire questo ruolo?
La mia carriera è iniziata con una forte curiosità e il desiderio di mettermi alla prova. Dopo la laurea, ho avuto l’opportunità di iniziare la mia esperienza professionale in Grant Thornton e l’ho fatto con una mentalità aperta e la volontà di esplorare. All'inizio, ero intimidita, sia per essere alle prime armi nel mondo del lavoro che per la dinamicità del ruolo. Con il tempo però, ho trasformato quelle paure iniziali in una fonte di motivazione.
Cosa ti appassiona di più del tuo lavoro?
La costante possibilità di confronto con persone e realtà aziendali diverse. Ogni azienda ha una sua unicità, con sfide specifiche e nuove opportunità da esplorare. Un altro aspetto che trovo gratificante è la crescita professionale che ho avuto: non solo ho visto il mio impegno riconosciuto attraverso avanzamenti di carriera e qualifiche interne, ma anche la fiducia che mi è stata concessa dai colleghi e dai superiori.
Quali sono gli obiettivi che senti di aver raggiunto e quali, invece, quelli ancora da realizzare?
Uno degli obiettivi che considero raggiunti con soddisfazione è quello di aver acquisito una solida esperienza professionale, che mi ha permesso di affrontare sfide complesse e di sviluppare competenze specifiche. Tuttavia, sono consapevole che l'apprendimento è un processo continuo e quindi il mio obiettivo a lungo termine è proseguire in questa crescita, acquisendo nuove conoscenze e competenze che mi permettano di affrontare con successo le sfide future.
Secondo il report WIB di Grant Thornton, nel 2025, a livello globale, il numero di imprese che non ha alcuna donna in posizioni di leadership è in netto calo e anche l’Italia registra un netto miglioramento. Secondo te, quali sono i fattori che hanno contribuito a questo miglioramento della parità di genere nei luoghi di lavoro e quali sono le iniziative che si possono mettere in atto per accelerare ulteriormente questo cambiamento?
Il miglioramento della parità di genere nelle posizioni di leadership è legato soprattutto ad un cambio generazionale/culturale e alle dinamiche di mercato con il riconoscimento di benefici economici derivanti da una maggiore inclusione.
Sempre più aziende stanno ottenendo la certificazione di parità di genere dimostrando concretamente l’impegno sociale e culturale. Per accelerare ulteriormente questo cambiamento, oltre all’introduzione di politiche aziendali mirate, credo sia fondamentale un supporto normativo più forte e concreto.
Avv.to Marlene Schranz, Deputy Head Servizio Emittenti di Spadif S.p.A.
Cosa ti ha spinto ad intraprendere la tua carriera e quali sono le soddisfazioni più grandi che hai ottenuto ad oggi?
Ho iniziato a lavorare in studi legali strutturati; nel corso di quegli anni non ero particolarmente soddisfatta della carriera che avevo iniziato, ma ho imparato moltissimo e, soprattutto, ho capito quelle che erano le mie attitudini, acquisendo consapevolezza dei miei bisogni per potermi sentire professionalmente realizzata. Capito questo, ho fissato gli obiettivi e costruito
un mio percorso lavorativo che mi permettesse di sfruttare le conoscenze di diritto societario crescendo come manager. Rimanendo nell’ambito della governance d’impresa ho diversificato le mie esperienze; i cambiamenti lavorativi fatti a volte sono stati rischiosi, però ad oggi, una delle soddisfazioni più grandi è quella di essere riuscita ad unire queste esperienze nel mio attuale ruolo, ascoltando le mie esigenze e sfruttando le mie attitudini.
Come riesci a bilanciare la tua vita lavorativa e quella personale considerando gli impegni e le responsabilità che comporta la tua professione?
Affronto quotidianamente la sfida di conciliare vita personale, impegni, passioni e lavoro, stabilendo sempre le priorità, prendendo decisioni e dormendo poco.
Quali sono le chiavi per una realizzazione gratificante in ottica lavorativa?
Credo che sia imprescindibile capire le proprie attitudini e avere consapevolezza di quello che è il ruolo che si vuole rivestire, provando a raggiungerlo con determinazione, crescendo con un umilità e con dei valori, rispettando sempre gli altri nel proprio percorso.
Secondo il report WIB di Grant Thornton, nel 2025, le aziende sono sempre più sotto pressione da parte di investitori, clienti e stakeholder affinché aumentino la presenza femminile nei ruoli dirigenziali. Quali misure concrete ritieni siano necessarie per garantire che questo cambiamento non sia solo simbolico ma porti ad un vero e proprio impatto sulla cultura aziendale?
Credo che il cambiamento ci sia e sia costante, penso anche che oggi siamo proprio noi donne ad avere il compito di supportarci di più tra di noi realizzando il cambiamento e ricordandosi che si vince insieme.
Dott.ssa Alessandra Spada, Chief Operating Officer gruppo settore automotive
Raccontaci come hai intrapreso la tua carriera e la sfida più grande che hai dovuto affrontare
Ho iniziato a lavorare nel mondo della comunicazione ed eventi per caso dopo l’esperienza Barcellona quando non ero ancora laureta. La sfida più grande che ho affrontato credo sia stata
dover competere su una commessa importante contro ad un affermato professionista nel mondo degli eventi e riuscire a portarla a casa con gran successo.
Quali sono gli obiettivi che devi ancora realizzare?
Credo che sia importante porsi sempre nuovi obiettivi perché non vi sono limiti nel poter migliorare ed imparare. Sicuramente un mio obiettivo è crescere professionalmente acquisendo nuove competenze ed ampliando il mio network professionale.
Quali sono le qualità che ritieni fondamentali per una donna che vuole fare carriera nel mondo del lavoro? Quali ritieni di aver sempre avuto e quali sono quelle che hai dovuto
invece sviluppare?
Le qualità che credo siano fondamentali sono: determinazione e resilienza, spiccato problem solving, capacità nella gestione del tempo, capacità di leadership, networking e relazionali oltre
alla necessità di tenersi sempre aggiornate. Ho sempre avuto tali caratteristiche anche se sicuramente negli anni ho migliorato la capacità relazionale – nello specifico la diplomazia – e la gestione del mio tempo personale.
Secondo il report WIB di Grant Thornton, nel 2025, a livello globale, le donne che ricoprono posizioni di leadership rappresentano solo il 34%. Quali sono, secondo te, i bias che ancora oggi
impediscono alle donne di fare carriera?
I bias sono: Pregiudizio nei confronti di pari ruolo maschili e difficoltà nel ricoprire ruoli di leadership, la mancanza di self-promotion femminile, le finte politiche di pari opportunità
all’interno delle aziende e discriminazione riguardo alla maternità.
Credo che proprio per questi motivi, le donne in primis debbano imparare ad avere una maggiore consapevolezza di sé, mostrandosi sempre preparate, aggiornate e lavorando sul networking
aziendale.
Dott.ssa Paola Tazzer, Manager Grant Thornton - Tax ufficio di Milano
Come hai iniziato la tua carriera e quali sono le soddisfazioni più grandi che hai ottenuto fino ad oggi?
Ho scelto di diventare commercialista perché è una professione dinamica e strategica, che mi permette di supportare aziende e professionisti in ambiti complessi come fiscalità e gestione finanziaria. Il praticantato mi ha fornito solide basi tecniche, mentre lavorare in uno studio strutturato mi ha permesso di sviluppare le competenze necessarie per il mio ruolo attuale. Tra le maggiori soddisfazioni, c’è la possibilità di instaurare rapporti di fiducia con i clienti e diventare un punto di riferimento per loro, offrendo un supporto concreto al loro business.
C’è stato un momento decisivo per la tua carriera che ci vuoi raccontare?
Un momento chiave è stato il passaggio da un ruolo prettamente tecnico a uno più manageriale, che mi ha permesso di sviluppare competenze di leadership e gestione. Questo cambiamento mi ha dato una visione più ampia del lavoro, consentendomi di contribuire non solo alla crescita dei clienti, ma anche a quella del team.
Hai avuto dei modelli di riferimento o figure che ti hanno ispirato nel tuo percorso?
Ho avuto la fortuna di lavorare con professionisti di grande esperienza, che mi hanno trasmesso non solo competenze tecniche, ma anche l’importanza dell’etica professionale e delle relazioni di valore. Il confronto continuo con colleghi e mentor è stato fondamentale per la mia crescita.
Quale consiglio daresti alle giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro?
Il cambiamento è in atto, ma richiede tempo. Il mio consiglio è di credere nelle proprie capacità e non temere di puntare in alto. È fondamentale investire nella formazione continua, costruire una rete di contatti solida e cercare ambienti di lavoro che valorizzino il merito. Programmi di mentorship e maggiore flessibilità lavorativa possono fare la differenza per creare un contesto più equo e inclusivo.